giovedì 23 maggio 2013

L'omelette "perfetta"

Bonjour!
Oggi vi parlo di un piatto a base di uova del quale sono innamorata da qualche anno.
L'omelette, semplice e conosciuta da tutti (o quasi); quante volte ho mangiato una frittatella con questo nome, ma solo il nome eh, perchè alla fin fine era una semplice frittata. E invece la vera omelette, la più buona, l'ho conosciuta in Francia nel 2009 durante un allegro pranzo a Cagne sur la mer (nota cittadina della Provenza). Vacanze estive, una lunga passeggiata nella cittadella a Haute de Cagnes (un delizioso borgo medievale), il mio stato "interessante" e quindi una gran fame. Ci fermammo in un ristorantino sulla piazzetta principale del borgo e lì ordinammo delle omelette provenzali. Buonissimeeee! Lo confesso, ho estrapolato qualche informazione dalla ristoratrice e poi, tornata a casa, ho provato e riprovato a riprodurre esattamente l'omelette così morbida, soffice, spumosa e piena. Finalmente ho raggiunto il mio obbiettivo: l'omelette perfetta (per lo meno per me!).


(se solo avessi conosciuto "Trip Advisor" all'epoca ci avrei lasciato una bella recensione, invece ho soltanto la foto, ma potrebbe esservi utile il nome della Brasserie "Village")

Sono troppo buona e quindi voglio condividere qualche trucchetto con voi:

L'OMELETTE PERFETTA della Nicoletta

 COSA:
1- Sbattere le uova (2 per ogni persona) per almeno 5 minuti con fruste elettriche
2- aggiungere questi  ingredienti fondamentali: 2 cucchiaini di pane grattugiato, un cucchiaio di latte, la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio, sale e parmigiano a piacere.
COME:
3- procurarsi una padella antiaderente 15-18 cm di diametro e ungerla con pochissimo olio: quando è ben ben calda buttare le uova sbattute e tutto il resto e aspettare che la parte superiore sia accorpata ma ancora un tantino cruda (ve ne accorgete perchè la superficie è puntinata con effetto spugna); a quel punto su una delle due ipotetiche metà dell'omelette posate la vostra farcitura, io consiglio stracchino e erbette (trito di quello che più vi aggrada). 
4- Occhio ai tempi, questa è la parte più importante: nonappena avrete messo la farcitura sull'omelette con una spatola piatta chiudete l'omelette a tasca, formando una mezza luna. Da questo momento basterà spegnere il fuoco e coprire, contare fino a 10 e come dicono proprio i francesi "le jeux sont fait".

Questa omelette è tuttora presentata nei piatti del nostro ristorante: chi la gusta sempre l'apprezza ma spesse volte la si "snobba", senza averla assaggiata; per questo credo sia "doveroso"  sconfiggere la convizione che l'omelette sia una frittata come quella che mangiano i più sulla tavola di casa! Provatela così, ne vale la pena, oppure venite da noi che ci penso io!!!

Bon apetit!

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